RISULTATI RECORD PER SINGAPORE NEL 2016
I dati sugli arrivi, sia a livello internazionale che italiano, confermano il crescente interesse dei viaggiatori nei confronti della Città del Leone.
Arrivi e spesa media dei viaggiatori a Singapore superano le previsioni raggiungendo i massimi storici nel 2016. Il numero di visitatori ha fatto registrare una crescita del 7,7%, raggiungendo i 16.4 milioni, mentre la spesa è cresciuta del 13,9% fino a 24.8 miliardi di dollari di Singapore. La forte crescita degli introiti turistici è dovuta principalmente all’incremento della spesa per Food&Beverage, Shopping e Accommodation.
Mr Lionel Yeo, Chief Executive di Singapore Tourism Board (STB), ha dichiarato: "Siamo soddisfatti dalle buone performance del settore turistico. Nonostante le difficoltà economiche in mercati chiave per Singapore o l’epidemia di Zika, la Città-Stato è riuscita ad attrarre sempre più viaggiatori che hanno contribuito alla sua crescita economica".
Buoni risultati arrivano anche dal mercato italiano: sono stati infatti ben 74.628 gli Italiani che hanno scelto di visitare la Città del Leone nel 2016, con un incremento dell’7,6% rispetto all’anno precedente. Crescita importante anche sul fronte degli arrivi crocieristici, aumentati del 29% fino ad un totale di 5.358, segno evidente dell’importanza strategica della destinazione per gli operatori del settore.
Arrivi internazionali
Nel 2016, i mercati che hanno fatto registrare la maggiore crescita in termini assoluti per numero di visitatori sono stati la Cina (+36%), l’Indonesia (+6%) e l’India (+8%). La crescita è dovuta principalmente all’incremento degli arrivi da città chiave in Cina, India e Indonesia, dove STB ha intensificato le proprie azioni di marketing. Grazie a questi risultati, l’India ha superato l’Australia per numero di arrivi, diventando il quarto maggior mercato di provenienza per Singapore.
I cali più significativi sono invece stati fatti registrare da Hong Kong (-12%), Malesia (-2%), Australia (-2%), Corea del Sud (-2%) e Giappone (-1%). Il calo di Hong Kong è dovuto principalmente alle deboli performance economiche del Paese, mentre il deprezzamento della valuta malese ha inciso sui viaggi verso Singapore. Gli arrivi di visitatori dal Western Australia hanno subito un calo in seguito alla minore propensione al viaggio dovuta al rallentamento nell’industria mineraria, mentre una diminuzione del traffico outbound dall’Australia verso l’Europa ha provocato un calo negli stopover. Per il Giappone e la Corea del Sud, il calo è stato osservato principalmente negli ultimi tre mesi del 2016, dopo la diffusione della notizia del virus Zika a Singapore in questi mercati.
Comunicato stampa del 27-02-2017
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