LIVIGNO, LA QUALITÀ DELLA MONTAGNA
La Latteria Livigno è un esempio di investimento
sull’economia locale. Nata 50 anni fa dalla volontà di
promuovere lo sviluppo dell’ambiente montano e la
sua economia, riunisce piccoli produttori di latte in
cooperativa.
La garanzia di genuinità e qualità dei prodotti è frutto
dell’allevamento in alpeggio durante i mesi estivi e
dell’alimentazione del bestiame a base di mangimi e
foraggi selezionati, e di quotidiane analisi sulla
qualità del latte e della sua lavorazione.
BORMIO, DAL BRAULIO ALL’ACQUA TERMALE
Dai segreti delle erbe mediche, ecco una serie di
amari locali che richiamano ad antiche ricette
farmaceutiche ma che oggi fanno parte della
tradizione locale. 140 anni fa nasceva, dalle sapienti
mani di un farmacista, il Dottor Francesco Peloni, il
celebre Braulio, che voleva sfruttare le proprietà
medicali e curative delle erbe di montagnamiscelandole con bacche e radici. Oggi il Braulio si
produce come allora, nelle cantine storiche dove
riposa fino a tre anni. Una visita alle cantine in via
Roma è d’obbligo: dal 30 giugno all’8 settembre
2018, ogni mercoledì alle 18 ed ogni sabato alle 17,è possibile partecipare ad un tour guidato gratuito
di circa 45 minuti.
Da un capolavoro all’altro, un mix di erbe dà vita
anche all’amaro Taneda, nome in dialetto dell'achillea
moscata o dell'erba iva con cui viene fatto, che cresce
sopra i 2000 metri. Il Genepì è un liquore amabile,
leggermente amaro, preparato con l'Artemisia
Glacialis, pianta erbacea tipica delle Alpi, che cresce
dai 2000 ai 3000 metri. La tradizione popolare
attribuisce ad entrambi poteri digestivi.
Non si può pensare a Bormio senza sognare il
benessere che donano le sue acque termali dalle
proprietà curative riscontrate anche
dall’assunzione diretta. Il segreto sta tutto nei
depositi di sostanze minerali intorno alle sorgenti
termali. Bormio Terme è inoltre convenzionato con il
Servizio sanitario nazionale per cure termali.
SUA MAESTÀ LA BRESAOLA
Non c’è gita in Valtellina senza un assaggio del suo
prodotto più conosciuto: la Bresaola. Salume
semplice ma che richiede una lavorazione sapiente,
per conservare al meglio i pregiati tagli di carne
bovina, che, senza cottura né macinazione, vengono
ripuliti d ́ogni traccia di grasso e cosparsi di una
miscela di sale, pepe ed aromi naturali. La
composizione di questa miscela di spezie (la cui
ricetta è gelosamente tenuta segreta da ogni buon
"salatore") dona alla bresaola le sue proprietà.
La fase conclusiva è la stagionatura vera e propria all’aria
di montagna, per 4-8 settimane, indispensabile per
giungere al delicato gusto ed alla morbidezza
dell’eccellente bresaola: magra, ricca di proteine, ferro ed
inoltre molto digeribile.
Nella zona della Valchiavenna già dal 1400 si hanno
notizie storiche della produzione di "carne salada" e qui,
dove si dà a questo prodotto il nome di "brisaola" vi è
ancora un passaggio, complementare alla stagionatura,
che alcuni artigiani continuano ad effettuare, cioè
l’affumicatura. Questa pratica è antica come la salagione
e concorre alla conservazione e conferisce alla carne un
colore leggermente più scuro.
MADESIMO TRA GUSTO E NATURA
"MA! Officina Gastronomica", presidio slowfood, è un
laboratorio di brisaole tradizionali. La filosofia di fondo è
all’insegna del chilometro zero. L’estate 2018 regala ai
visitatori un’interessante opportunità: visitare il
laboratorio di produzione Iprim e di passare poi alla
degustazione.
L’anima "vegetariana" di Madesimo è il Giardino Alpino,
una splendida area selvaggia in cui viene realizzato l’orto
botanico, separato da una recinzione dal pascolo
circostante. Il Giardino Alpino è un’area incontaminata
tranne che per qualche angolo coltivato con piante
officinali (genepì, arnica e stelle alpine) e patate rare ed in
via di estinzione. Il periodo più favorevole alla visita va da
maggio, con le più belle fioriture, a settembre, quando la
montagna offre gli ultimi fiori.
MELE E MIELE: LA DOLCEZZA CHE CONQUISTA
È l’aria di montagna a regalare alle mele di Valtellina un
gusto e una fragranza unici. Una produzione eccelsa per
qualità, a basso impatto ambientale, garantita dal
marchio europeo IGP.
Il miele, dalle sue note proprietà curative, in Valtellina
profuma dei fiori che crescono nelle verdi vallate e nei
pascoli di alta quota ed è il risultato del lavoro
appassionato degli apicoltori di tutta la valle.