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Tour della Valtellina tra ponti tibetani e passerelle sospese nel cielo



La bella stagione è alle porte e con sé porta temperature miti e cieli sereni che permettono di organizzare gite fuori porta all’insegna di relax, cultura e buon cibo. Ma non solo! Con la primavera arrivano anche una serie di ponti e festività che offrono ottime scuse per organizzare dei long weekend lontano dal caos cittadino. E proprio in vista dei prossimi ponti, la Valtellina, con i suoi ponti tibetani e passerelle sospese nel cielo, diventa la meta perfetta per un viaggio tra sport e cultura alla scoperta di borghi ricchi di storia e bellezze naturali uniche.

LE PASSERELLE SOSPESE: PONTE NEL CIELO E PASSERELLA SULLE CASSANDRE
Tra le particolarità più note di questo territorio meraviglioso, vi è sicuramente il Ponte nel Cielo, nonché uno dei ponti tibetani più alti in Italia. Questo maestoso percorso pedonale, inaugurato nel 2018, è costituito da 700 assi in legno di larice della Val Tartano e con i suoi 234 metri di lunghezza sospesi a oltre 140 metri di altezza collega i due versanti della Val Tartano: Campo Tartano e il maggengo Frasnino. Ma questa non è la sua unica caratteristica degna di nota. Il Ponte, infatti, permette ai visitatori di tutte le età di godere di uno spettacolare panorama sulla vallata mentre lo si attraversa e di poter visitare la zona circostante assaporandone i prodotti tipici locali quali la bresaola, la polenta e piatti della tradizione. 

Un altro percorso panoramico molto suggestivo è quello della Passerella sulle Cassandre, a Sondrio. Quest’opera, inaugurata nel novembre 2021, è lunga 145 metri ed è sospesa a 100 metri sopra il torrente Mallero, e collega due piccole frazioni, Mossini e Ponchiera, regalando così una prospettiva tutta nuova sulla città di Sondrio. Le Cassandre costituiscono, infatti, le gole in cui il torrente Mallero si getta una volta uscito dalla Valmalenco. Il percorso lungo la passerella offre anche la possibilità di completare un anello ciclopedonale che parte dal Sentiero Valtellina e culmina nel Sentiero Rusca e la Via dei Terrazzamenti, un itinerario rinomato lungo i vigneti terrazzati.

IL PONTE DI SAN GIOVANNI NEPOMUCENO A CHIAVENNA
A Chiavenna, nel pieno centro della cittadina si può ammirare e percorrere il caratteristico Ponte di San Giovanni Nepomuceno, che prende il nome proprio dalla statua del Santo che ne domina la struttura. Il ponte sovrasta il fiume Mera, mostrando uno scorcio sul caratteristico gruppo di case poggiate sulle antiche mura della città e guidando la passeggiata fino a raggiungere Piazza Pestalozzi, detta anche Cantòn, elegante e tranquillo punto di ritrovo con al centro la cinquecentesca fontana ottagonale e circondato da palazzi risalenti allo stesso periodo. Chiavenna, infatti, si distingue per numerosi palazzi storici e monumenti considerati tra i più importanti della Valtellina. In modo particolare, è importante citare il capolavoro rinascimentale di Palazzo Vertemate Franchi a Piuro, l’elegante e sontuoso Palazzo Salis, risalente al Settecento, e la Collegiata di San Lorenzo, il principale edificio religioso della cittadina che ospita, oltre alla rinomata fonte battesimale, anche il Museo del Tesoro. 

IL PONTE DI GANDA A MORBEGNO
Un altro importante elemento storico della Valtellina è senza dubbio il Ponte di Ganda, costruito nel 1778 dall’architetto milanese Francesco Bernardino Ferrari, nonché il ponte più importante tra quelli costruiti sull’Adda. In realtà, la nascita del ponte risale a un paio di secoli prima, ma, a seguito di un’alluvione che lo distrusse, fu ricostruito presentando le caratteristiche che possiamo ammirare tutt’oggi, ovvero un’ampia arcata centrale che raggiunge l’altezza massima di 30 metri e due arcate laterali poste in modo simmetrico. Oltre ad assumere una funzione strategica di collegamento tra i due versanti della valle, il ponte è oggi considerato uno dei simboli di Morbegno e deve il suo nome alla contrada in cui è stato costruito, Ganda, appunto, la cui etimologia fa riferimento ad un terreno pietroso. Una volta attraversato il ponte non si può non visitare l’affascinante centro storico di Morbegno, sede di arte e storia, grazie ai maestosi edifici storici come per esempio il Palazzo Malacrida, e attraversato da strette vie e popolato da antiche botteghe e cantine che raccontano l’importanza dell’enogastronomia in Valtellina. Una bottega degna di note che merita una sosta è senza dubbio quella dei Fratelli Ciapponi: non si tratta di un semplice negozio dove acquistare prodotti tipici valtellinesi ma di una vera e propria istituzione, un must che ogni turista di passaggio da Morbegno non può non visitare. Una volta entrati qui formaggi freschi, salumi, confetture, formaggi in stagionatura e una rifornita cantina di vini accoglieranno i clienti.

IL PONTE DI TIRANO 
Quello che una volta era un ponte levatoio in legno, adesso costituisce il punto d’accesso ad uno dei simboli della città di Tirano: Porta Poschiavina, nonché uno degli ingressi al borgo insieme a Porta Milanese e Porta Bormina. Il Ponte di Tirano, infatti, sul fiume Adda, è oggi un ponte in ferro e guida il percorso che porta al borgo antico, dopo aver oltrepassato la porta in muratura che un tempo dava inizio all’itinerario per Poschiavo e la via del Bernina. Ma Porta Poschiavina non è solo l’accesso più importante al borgo, in quanto fa corpo unico con il Palazzo Pretorio, antica residenza ufficiale del podestà. Continuando la passeggiata, si giunge a Piazza Cavour in cui troviamo, al centro, una fontana con la statua che simboleggia La Storia e su cui si affaccia Palazzo Marinoni, sede del Municipio. Perdendosi nel cuore di quest’antico borgo ricco di storia, si possono visitare numerosi edifici e palazzi importanti appartenuti a diverse famiglie nobili del posto, tra cui ricordiamo Palazzo Salis, Palazzo Venosta-Andres ora Giacomoni, e Palazzo Torelli, concludendo con la Torre Torelli, che si eleva alla fine dell’omonima via. 

IL PONTE DI COMBO A BORMIO
Proseguendo il viaggio in questo territorio fantastico quale è la Valtellina, un’altra perla storica è costituita dal Ponte di Combo, a Bormio. Si tratta di un ponte caratteristico dalle origini antichissime, risalenti al 1300, quando svolgeva un ruolo fondamentale in quanto costituiva il punto d’accesso alla città dalla Repubblica di Venezia, attraverso il Passo Gavia. Nel tempo il ponte è stato restaurato, mantenendo però le sue caratteristiche originali, ovvero la pietra grigia e un’ampia arcata che sovrasta il torrente Frodolfo e in cui troviamo, posizionate centralmente, due cappelle, una di fronte all’altra, in cui sono raffigurati San Giovanni Nepomuceno e la storia del Santo Crocefisso. Oltre ad essere un punto storico, occupa anche una posizione strategica per ammirare la cittadina di Bormio e, una volta attraversato, porta da un lato verso la chiesetta della Madonna del Sassello che guida la passeggiata verso la Valfurva e dall’altro verso Piazza del Kuerc, cuore del centro storico di Bormio.


Comunicato stampa del 21-02-2022

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