, paese al confine con la Svizzera, celebre per essere la stazione di partenza del
. Il tracciato si snoda lungo il versante retico della Valtellina e sale tra vigneti e piccoli borghi che per molti anni sono stati percorsi dai contrabbandieri che, con "la gerla" a spalla, trasportavano da una parte all’altra del confine le merci.
simbolo della memoria del "contrabbando" che ha caratterizzato la zona del Tiranese in diverse epoche, in particolare quello del dopo guerra del 20° secolo che ha portato numerosi giovani a dedicarsi a questa attività per migliorare le difficili condizioni di vita.
Questo fenomeno è stato combattuto e quindi quei sentieri sono diventati non più teatro di semplice contrabbando ma luogo di morte per molti giovani: per questo motivo il sentiero è denominato "
affinché si abbia coscienza e conoscenza del passato per pensare di migliorare il futuro.
Le località più significative del percorso sono:
Sasso San Gallo, punto strategico lungo la linea di confine italo-svizzera;
Piazzo in cui nella notte tra il 14 e 15 dicembre del 1964 moriva Irma Rinaldi unica donna della Provincia di Sondrio vittima del contrabbando;
Maggengo Papi, alpeggio che costituiva il punto di osservazione dei contrabbandieri;
Puzzat de Murat, postazione fissa della Guardia di Finanza,
Linea Cadorna e
Canceletti.SENTIERO RUSCA
Il
Sentiero Rusca è un percorso per mountain bike ed escursionismo che da Sondrio porta al Passo del Muretto, un valico posto sul confine tra la Valmalenco e l'Engadina.
È un itinerario di
32 chilometri, di
rilievo storico e che deve il suo nome all’arciprete Nicolò Rusca che nel 1618 venne rapito a Sondrio da un contingente di soldati svizzeri e condotto, proprio attraverso questo percorso, alla prigionia e alla successiva morte. Il sentiero è stato recentemente sistemato, considerato anche il suo grande valore storico oltre che paesaggistico, così da consentire ai ciclisti o amanti delle escursioni di percorrerlo. Si parte da
Sondrio, nell'omonima via Nicolò Rusca, proprio accanto alla Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio, e
percorre per intero la Valmalenco sino al
Passo del Muretto, sul confine italo-svizzero, dopo un dislivello di oltre 2.200 metri. Il sentiero può essere affrontato in una sola tappa dagli sportivi più allenati, ma è anche percorribile in più tappe. Sul sentiero è presente una capillare segnaletica e diverse aree di sosta per potersi rigenerare.
SENTIERO ROMA Il Sentiero Roma, in
Val Masino, è una delle principali
Alte Vie della Valtellina che si snoda per circa 52 chilometri tra i 2100 metri del rifugio Omio e i 2950 metri del passo Cameraccio e
prevede mediamente tre giorni per la sua percorrenza.
L’itinerario è stato creato
nel 1928 dal CAI di Milano e con l’obiettivo, in origine, di permettere agli escursionisti della Val Masino di spostarsi da un rifugio all'altro senza dover scendere a valle.
Oggi, questo percorso è lo scenario in cui si compete, ogni due anni, il
Trofeo Kima, una delle più importanti gare di SkyMarathon a livello internazionale grazie ai suoi 52 km di percorso e 8400 metri di dislivello.
La Valtellina ospita inoltre la
Via Alpina, una
rete di 5 itinerari escursionistici attraverso gli otto Paesi dell'arco alpino (oltre 5000 chilometri e 342 tappe giornaliere) e il
Sentiero Italia, uno dei trekking più lunghi del mondo di oltre 6000 chilometri che attraversa gli Appennini e le Alpi.
Per maggiori informazioni:
www.valtellina.it/it/attivita/trekking