Si dice che quest’anno sarà un’estate Made in Italy, e la
Valtellina è pronta ad accogliere i suoi ospiti: famiglie,
sportivi, amanti della natura e buongustai in tutta
sicurezza. A fianco delle località solitamente più
gettonate e particolarmente frequentate negli ultimi anni,
in Valtellina ci sono numerose vallate sinora poco
frequentate e poco conosciute dai turisti, di grande
bellezza e fascino.
E, in una destinazione del cuore green come la Valtellina,
non mancano luoghi in cui concedersi un gustoso
picnic in location davvero uniche e irripetibili: il verde
della natura, circondati da panorami superbi.
PICNIC IN MONATGNA
Per vivere esperienze esclusive in Valtellina, non si deve
per forza essere degli appassionati camminatori, infatti il
territorio offre anche diverse aree di sosta:
È pur vero però che per godere di un bel picnic in
montagna si può semplicemente stendere una coperta su
un prato (salvo divieti)
Quali sono gli ingredienti per gustare un buon picnic
tipico?
Sicuramente non può mancare il
pane di segale,
da acquistare in uno dei numerosi panifici locali, poichè
molti di questi utilizzano f
arina di segale originaria
esclusivamente della Valtellina, coltivata in modo naturale
e senza l’uso di fitofarmaci. Questo pane è perfetto se
accompagnato dalla bresaola, il salume principe del
territorio, oppure da salumi altrettanto gustosi come il
Fiocco di Valtellina o il
violino di capra della
Valchiavenna. Questo ma non solo: in montagna infatti
non mancano i caratteristici formaggi, in primis il
Bitto e
Valtellina Casera, i due formaggi a marchio DOP. Un
altro formaggio locale gustoso, dal sapore delicato, è lo Scimudin. Dopo pane, salumi e formaggi, è tempo di
dessert: immancabile una fetta di
bisciola, il dolce tipico
della Valtellina che, sebbene sia prodotto
prevalentemente in inverno, si trova senza problemi tutto
l'anno nei panifici e nelle botteghe locali. Tra gli
ingredienti vi sono fichi secchi, noci e uvetta: si tratta
pertanto di un alimento sostanzioso che può essere
consumato per rigenerarsi durante una passeggiata in
montagna. E poi la frutta; oltre a piccoli frutti come
fragole, lamponi e mirtilli, altro prodotto bandiera della
Valtellina sono le
mele di cui esistono diverse varietà così
come i gustosi succhi di mela, ovviamente prodotti a km
0.
Sul sito la mappa di tutte le aree picnic della
provincia
VALLI NASCOSTE
VALCHIAVENNA
VALLE DEI RATTI: un itinerario di facile
difficoltà, adatto anche alle famiglie, con
una durata di circa 2 ore
Nella Valle dei Ratti, in Valchiavenna, c’è una ridente
località chiamata
Frasnedo, a 1287 metri di altezza. Il
borgo può essere raggiunto direttamente in macchina
da Verceia oppure, lasciando l’auto all’altezza del
Tracciolino (fine strada pastorale), si può scegliere tra
diversi percorsi alternativi, davvero suggestivi, lungo il
torrente Ratti. Se si vuole andare in macchina, è
necessario fare il permesso che si può acquistare in
tutti i bar di Verceia.
La Valle dei Ratti rappresenta il regno degli abitanti di
Verceia che, d’estate, animano il nucleo di Frasnedo
accogliendo gli sporadici turisti con l’orgoglio di chi si
sente sovrano di un lembo alpino non privo di storia e di
importanza anche economica. I suoi pregiati alpeggi
furono, un tempo, in gran parte posseduti dalla nobile
famiglia comasca dei Ratti, che hanno donato alla valle
il nome.
Ulteriori dettagli sui sentieri per raggiungere la località:
www.valtellina.it/trekking/frasnedo
SONDRIO E VALMALENCO
VAL D’ARIGNA: splendida zona nel cuore
delle Orobie valtellinesi e patria della
"polenta cropa"
La Valle d’Arigna, che appartiene al comune di Ponte in
Valtellina, si può dire che rappresenta il cuore della
catena orobica e per raggiungerla si percorre buona parte
dell'antichissima mulattiera. Si parte dalla località Bruga e
si oltrepassa la bellissima contrada di Costabella per
poi addentrarsi nel bosco dove si incontrano alcuni
piccoli e antichi nuclei abitativi ormai quasi
completamente invasi dalla vegetazione. Da questo
punto in poi la valle visibilmente più umida. È ben visibile,
lungo il percorso, un'antica frana ricoperta da muschi e
licheni. Gli antichi borghi, che si incontrano lungo il
percorso sono Gerna, Luviera che fino agli anni '50 era il
granaio di Castello dell'Acqua e l'antica contrada di S.
Matteo, ormai abbandonata. Un percorso davvero
suggestivo e affascinante in cui è ancora palpabile
l’atmosfera e per passione dell’arte contadina. La valle
d’Arigna è fra le più ricche di tradizioni nel versante
orobico, come testimoniano la tessitura dei pezzotti, tappeti dai colori vivaci ottenuti utilizzando la canapa e
scarti di cotone, lino e lana (attività che ha qui uno dei
centri storici più importanti), e la cropa, un tipo di
polenta cucinata nella panna, con farina di grano
saraceno, cui vanno aggiunti un po’ di farina di granturco,
una schiacciata di patate lessate e cubetti di formaggio
magro. Un sapore antico che promana anche da alcune
leggende legate a questi luoghi.
Per maggiori dettagli sull’escursione:
www.valtellina.it/trekking/val-darigna
MORBEGNO E DINTORNI
VAL LESINA: escursione di trekking di
media difficoltà, con una durata di 3.30 h
(Possibilità di accorciare il percorso a solo
1.30 h)
La
Val Lesina è la prima valle che si apre sul versante
orobico risalendo la Valtellina dopo aver lasciato il lago
di Como. Sovrastata dai 2609 metri del
monte
Legnone, dalla cui cima si gode uno splendido
panorama sulla pianura, è
una delle valli più selvagge
del Parco delle Orobie Valtellinesi e si mantiene
intatta dal punto di vista naturalistico. Non sono
presenti insediamenti umani permanenti ma è
punteggiata da baite nei maggenghi e sugli alpeggi.
Per raggiungere l’Alpe Legnone, si parte da Delebio e si
sale lungo la vecchia mulattiera militare appartenente
alla
"Linea Cadorna" della Grande Guerra, ancora
selciata. Questo itinerario ha una forte valenza sia
naturalistica che storica.
Per maggiori dettagli sull’escursione:
www.valtellina.it/trekking/val-lesina
APRICA, TEGLIO, TIRANO E DINTORNI
VAL CARONELLA: una splendida vallata
riconosciuta come Sito di Importanza
Comunitaria, Rete Natura 2000 con facili
itinerari escursionistici, dalla durata di circa
2 ore.
Il trekking che viene proposto parte dall’antico borgo di
Carona dove si può lasciare l’auto e ammirare l’antica
chiesetta dedicata a S. Omobono risalente al 1400. Da lì,
inizia una strada sterrata che porta prima alle baite di
Pra’ di Gianni (1350 m) e dopo poco all’ area attrezzata di
Pra’ della Valle (1370 m).
Da questo punto è facile osservare e raggiungere le
caratteristiche cascate per poi continuare su un sentiero
più ripido e raggiungere la malga Caronella (1860 m). Per i
più allenati il sentiero sale verso il passo di Caronella a
quota 2600 metri (itinerario di 4/5 ore) per poi scendere
per l’alta valle del Serio verso i bacini del lago del
Barbellino dove si trovano il rifugio Barbellino e il Rifugio
Antonio Curò.
Ulteriori dettagli sui sentieri per raggiungere la località:
www.valtellina.it/trekking/val-caronella
ALTA VALTELLINA
LE TRE BARACCHE AL PASSO DELLO
STELVIO: itinerario di media difficoltà che si
sviluppa lungo trincee, postazioni e strade
militari della I Guerra Mondiale e richiede
indicativamente 3h e 15 minuti di
percorrenza
Si parte dal tornante sopra la II Cantoniera, sulla Strada
dello Stelvio, dove inizia il sentiero S505 che porta in
Valle dei Vitelli. Superato il torrente, al bivio si tiene per l
ocalità Le Buse, dove venne costruito un
vero e
proprio villaggio militare difeso da un complesso di
trincee scavate sulla dorsale retrostante.
Da Località Le Buse si prosegue fino a raggiungere Pian
Pecci; lasciando a destra il sentiero che scende sino alla I
Cantoniera, si continua sino al panoramico Passo del
Crap dell'Aquila, dal quale seguendo una traccia tra i
mughi si raggiunge infine la statale dello Stelvio nei
pressi della località Palone.
Per maggiori dettagli sull’escursione:
www.valtellina.it/trekking/tre-baracche-stelvio
Tutte le altre valli meno gettonate sul sito:
www.valtellina.it/it/valli-da-scoprire