Oltre le piste: la Valtellina extra sci
Per molti, inverno è sinonimo di impianti di risalita, sci ai piedi e lunghe discese. In realtà, durante questa stagione che regala paesaggi da fiaba si possono praticare diversi sport fuori dalle piste e vivere nuove (e insolite) esperienze outdoor per scoprire un lato più autentico e a tratti selvaggio della montagna. Tra attività slow e momenti di pura adrenalina, la Valtellina è la meta perfetta per chi è alla ricerca di un luogo dove vivere la magia della stagione fredda in tutte le sue forme ed espressioni.
Lo sci è lo sport invernale per eccellenza. Le piste completamente innevate fanno gola agli amanti dell’inverno che attendono questo momento dell’anno per divertirsi e sfrecciare sui manti di neve che imbiancano le località alpine.
Chi non ama particolarmente gli sci può comunque apprezzare questa stagione e godersi giornate spensierate in mezzo alla natura praticando sport alternativi. La
Valtellina vanta
un ampio ventaglio di esperienze e attività diverse dalle classiche discese in pista che permettono ai turisti di apprezzare i panorami alpini e scoprire un territorio che, durante l’inverno, diventa un vero luogo da fiaba. Dalle classiche
ciaspolate, che incontrano i gusti di numerosi turisti, alle attività più adrenaliniche, indicate per chi è alla ricerca di
emozioni intense, passando per le
fat bike, perfette per quegli sportivi che non riescono a scendere dalle due ruote nemmeno durante la stagione invernale, in Valtellina ogni turista potrà dare libero sfogo alle proprie passioni.
Camminare sulla neve
Quale migliore attività se non ciaspolare per ammirare la bellezza dei paesaggi alpini imbiancati da una prospettiva diversa e ravvicinata? Le ciaspole sono delle "racchette da neve" che permettono quasi di fluttuare sulla neve senza mai sprofondare e rappresentano un’esperienza perfetta per tutti i tipi di turisti. Infatti, non è richiesta una particolare preparazione fisica, è sufficiente indossare abbigliamento adeguato e ciaspole per poi partire alla scoperta di scorci meravigliosi sotto abeti carichi di neve. In Valtellina esistono numerosi percorsi indicati per le ciaspole.
Nel comprensorio di Morbegno si trova la Val di Mello, una celebre meta estiva e Riserva Naturale che mantiene il suo fascino anche durante la stagione invernale. Una volta giunti a San Martino, un piccolo borgo situato a mezza costa, i turisti possono partire e ciaspolare fino a raggiungere la località di Rasega. L’itinerario è semplice, prevede un leggero dislivello di 150 metri ed è adatto a grandi e piccini che desiderano scoprire questo piccolo gioiello della natura.
Il Lago Palù è uno dei simboli della Valmalenco che, se d’estate è la meta perfetta per scappare dall’afa cittadina, durante la stagione invernale rappresenta una delle escursioni ideali da vivere con le ciaspole per ammirare quella magia che regala la montagna d’inverno. La località Sasso Nero è il punto di partenza suggerito e, dopo circa 4h di tragitto con un dislivello di 400 metri, si raggiunge il lago Palù. L’itinerario è semplice e pianeggiante e, per questo motivo, adatto alle famiglie; una volta giunti a destinazione, chi non fosse ancora sazio di panorama da fiaba, può costeggiare l’intero lago per ammirarlo da diverse angolazioni.
Anche gli ampi spazi aperti della Media Valle sono tutti da scoprire a passo lento. A 1667m d’altitudine Prato Valentino, nel comprensorio sciistico dell’Alpe di Teglio, è una terrazza naturale affacciata sulle Alpi Orobie da cui parte l’Anello Dos Lau’, un percorso circolare ben segnalato che sale per circa 390 metri di dislivello fino alle località Saline e Dos Lau’ e scende nuovamente fino al punto di partenza. Il percorso, di media difficoltà, ripaga di ogni fatica con i suoi scorci di rara bellezza.
Nel vicino comprensorio di Aprica, l’itinerario che attraversa la Riserva Naturale di Pian di Gembro si addentra in un bosco di abeti, pini e larici prima di aprirsi, una volta superato il crinale della montagna e successivamente raggiunta la chiesetta di San Fortunato, su un panorama davvero mozzafiato: la Media e Bassa Valtellina incorniciata dalle Alpi Retiche e dalle Alpi Orobiche. Il percorso che riporta al punto di partenza costeggia la torbiera e passa davanti all’aula didattica della riserva.
In alternativa dal paese parte il Sentiero del Bosco Gentile, un percorso privo di difficoltà tecniche adatto anche alle famiglie. Una serie di pannelli preparati dai bambini della scuola elementare di Aprica spiega anche ai più piccoli l’importanza della prudenza e del rispetto quando ci si avventura per i sentieri di montagna, ma anche le grandi emozioni che questa sa regalare con scorci sulla Valtellina e le Alpi Retiche.
L’escursione Oga – Tadè, nel comprensorio di Bormio, è un itinerario breve ma molto scenografico che regala panorami da cartolina. Si tratta di un percorso battuto che si può fare in totale autonomia, perfetto per principianti in quanto non prevede pendenze importanti e attraversa meravigliosi boschi innevati. Punto di arrivo e partenza è il Forte di Oga e, per poco più di 4 km, gli escursionisti potranno ammirare la conca di Bormio e le vette maestose della Valfurva e del Gruppo Ortles-Cevedale.
Salendo di quota si raggiunge Livigno dove sono stati creati 7 percorsi gestiti per ciaspole, tutti provvisti di apposita segnaletica, battuti ad ogni nevicata e costantemente monitorati da esperti. Grazie a queste accortezze, i turisti potranno percorrere in totale autonomia i diversi itinerari senza l’ausilio di strumenti di autosoccorso. La possibilità di affidarsi a delle guide alpine permette agli escursionisti alle prime armi di scoprire la bellezza del Piccolo Tibet completamente innevato.
Anche Madesimo, in Valchiavenna, propone ai suoi turisti una serie di tracciati ideali per le racchette da neve. La Strada per Motta è un itinerario suggestivo che parte da Madesimo e accompagna i ciaspolatori fino all’abitato di Motta, un piccolo borgo montano dove, una volta giunti a destinazione, bar e ristoranti posti direttamente sulle piste d sci invitano i turisti a concedersi una meritata pausa; chi lo desidera, può continuare il percorso e raggiungere il lago Azzurro.
L’emozione dello sci alpinismo
I versanti delle montagne di Aprica si prestano alla pratica della risalita con le pelli. Tutti i venerdì di gennaio e febbraio e il 3 e 7 marzo la mitica Super Panoramica del Baradello, la pista illuminata più lunga d’Europa, aprirà dalle 17:15 alle 21:30 esclusivamente per la pratica dello sci alpinismo (e delle ciaspole).
Per chi predilige un contatto ancora più stretto con la natura nel comprensorio di Aprica & Corteno c’è anche il percorso scialpinistico del Tumel, che dalla partenza della funivia della Magnolta a 1.213 metri costeggia l’omonima pista da sci risalendo prati prima e poi tratti nel bosco fino all’ampia radura dell’Alpe Magnolta a 1.900 metri, da cui si gode di una incredibile vista sulla Val Belviso e il suo lago; una volta tolte le pelli, si torna in paese sfruttando la pista battuta.
L’Alpe di Teglio ospita un tracciato facile, sicuro e adatto anche a chi è alle prime armi, grazie alla vicinanza con le piste battute che consente di interrompere l’ascesa in due punti e di tornare a valle sciando in pista. L’itinerario – 7,8 km in totale – inizia da Prato Valentino. Un tratto di salita nel bosco e un ripido pendio conducono fino al Dos Lau’ e poi si costeggia la pista battuta fino all’arrivo della seggiovia a quota 2.200 metri e alla stazione dello skilift, da cui si approccia l’ultimo tratto ripido che porta fino alla vetta del Monte Brione.
In Valmalenco esistono numerosi tracciati perfetti per chi desidera praticare lo sci alpinismo. L’itinerario che porta al Pizzo Scalino, una delle vette simbolo della Valmalenco, è uno tra i più noti e frequentati della valle ed è il percorso ideale per scoprire questa zona della Valtellina. Il punto di partenza è fissato a Campo Moro, a un’altitudine di 1.940 metri, e dopo un dislivello di oltre 1.300 metri e circa 4h e 30minuti, si raggiunge la vetta che regala vedute sulle cime della Valmalenco. La salita richiede particolare attenzione e il percorso è indicato per escursionisti esperti.
In tutto il comprensorio di Bormio (Bormio, Valfurva, Valdidentro, Valdisotto e Sondalo) gli escursionisti possono scegliere tra percorsi di sci alpinismo di facile, media e difficile percorrenza. Tra i vari, consigliamo l’itinerario che porta in cima al Monte Sobretta, in Valfurva, con partenza dal paese di Santa Caterina Valfurva. Un ambiente incontaminato, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, attende tutti gli amanti dello sci-alpinismo, ma anche i neofiti che, accompagnati da una guida e, in parte, utilizzando gli impianti, potranno vivere l’emozione di raggiungere la vetta e ammirare da una posizione privilegiata l’intero gruppo dell’Ortles-Cevedale.
Non è un caso se il comprensorio, data la varietà dei suoi itinerari, ospiterà le gare di sci alpinismo (sport che debutterà come disciplina olimpica) in occasione delle Olimpiadi Invernali di Milano – Cortina 2026.
Anche per lo sci alpinismo come per le ciaspole, Livigno propone una serie di itinerari gestiti, percorribili in autonomia e segnalati con paline colorate con l’unica differenza che, in questo caso, è obbligatorio l’utilizzo di strumenti di autosoccorso (artva, pala e sonda). Croce Valandrea è uno dei tracciati gestiti di media difficoltà; si sviluppa su 450 metri di dislivello e permette agli sportivi di salire in totale tranquillità e lontano dalle piste da sci. Una volta giunti in vetta, si potrà partire per la tanto attesa discesa.
Chi desidera avvicinarsi alla pratica di questo sport può trovare a Montespluga, un borgo dopo Madesimo e al confine con la Svizzera, Homeland Explore, un vero e proprio villaggio nato con l’intento di avvicinare le persone alla pratica dello scialpinismo e split board. Chi decide di prendere parte a questa iniziativa potrà scegliere tra incontri di formazione, escursioni con guide alpine ed esperienze di pernottamento in tenda, tutti momenti che permetteranno agli escursionisti di conoscere ancora di più la montagna e toccare con mano questo sport così affascinante.
L’idea di collocare Homeland Explore proprio a Montespluga è nata dalle peculiarità di questo comune: si trova in un’area senza impianti di risalita e ciò la rende una grande pista perfetta per la pratica dello scialpinismo.
Sci di fondo e dove praticarlo
Lo sci di fondo è un’alternativa al "classico" utilizzo degli sci e in tutta la Valtellina sono presenti itinerari per vivere questo sport. Quando si parla di sci di fondo, Livigno fa da apripista. Con l’inizio della stagione invernale, già da ottobre, il Piccolo Tibet accoglie appassionati fondisti con i suoi 30 km di piste vengono costantemente battute. Inoltre, è presente un impianto di innevamento programmato che permette a squadre nazionale e internazionali di scegliere la località per gli allenamenti.
In Valdidentro, nel comprensorio di Bormio, la pista Viola è un tracciato per lo sci di fondo che costeggia l’omonimo fiume. Nonostante la sua lunghezza complessiva, 12 km, ogni escursionista può decidere la distanza da percorrere in base alla preparazione fisica. Il minimo comune denominatore dei vari tracciati rimane comunque la bellezza della natura in questo momento dell’anno che avvolge gli sportivi.
A Santa Caterina Valfurva si trova la pista Valtellina, un itinerario che si snoda all’interno di boschi innevati. Gli escursionisti esperti avranno la possibilità di scegliere tra anelli agonistici da 5 e 10 km affinando tecnica e movimenti; non a caso, data la sua tecnicità, la pista Valtellina in passato è stata sede di importanti competizioni internazionali e gare di Coppa del Mondo. I tracciati turistici, invece, con anelli da 2,3 e 5 km sono l’alternativa perfetta per tutti i turisti che desiderano avvicinarsi alla pratica dello sci di fondo.
La Valmalenco ospita 3 itinerari di sci di fondo di diversa difficoltà e studiati per ogni tipo di preparazione. L’anello di Lanzada è un percorso breve ma che regala forti emozioni essendo un tracciato illuminato e, per questo percorribile anche di sera fino alle 23:00.
A 1.800m di altezza del comprensorio di Aprica si trova infine Trivigno, un suggestivo pianoro avvolto dal silenzio che appaga il desiderio di contatto diretto e senza filtri con la natura. Gli appassionati di sci di fondo possono cimentarsi sulla pista di 7 km oppure sperimentare le sue varianti brevi di 2,5 e 4,5 km, svuotando la mente con lo scivolare ritmico sulla neve e rigenerando corpo e spirito al cospetto della montagna nella sua forma più libera e selvaggia.
Sulle due ruote anche d’inverno
La fat bike è perfetta per chi non riesce a rinunciare alle due ruote anche d’inverno. Grazie alla stabilità offerta dalle "ruote grasse" infatti diventa possibile affrontare neve e percorsi accidentati pedalando lontano dai sentieri più battuti, a caccia di suggestivi paesaggi invernali. In tutta la Valtellina, da Bormio a Madesimo, gli amanti del ciclismo troveranno tracciati e itinerari perfetti per essere scoperti pedalata dopo pedalata e ammirare quegli angoli nascosti difficilmente raggiungibili con una semplice MTB. Sul territorio sono distribuiti diversi punti di noleggio per cimentarsi in questa divertente attività. In Valmalenco, è possibile noleggiare le bici e prenotare escursioni supervisionate da guide esperte grazie alla collaborazione tra il Consorzio turistico e la scuola locale di MTB.
Passione snowboard
Meta imperdibile per gli amanti della tavola è Livigno. Il Piccolo Tibet, infatti, è un autentico paradiso per gli snowboarder e negli snow park delle aree di Mottolino e Carosello 3000, gli sportivi potranno cimentarsi in half pipe, slalom, slopestyle e molto altro; i meno esperti, invece, potranno affidarsi ai maestri di snowboard presenti sul territorio. L’importanza di questo sport a Livigno viene confermata anche dalle Olimpiadi Invernali Milano – Cortina 2026 che hanno scelto la località come sede per le gare di freestyle e snowboard.
La Valmalenco vanta piste di tutto rispetto che, grazie alla loro complessità, hanno reso il Palù Park la sede di numerose gare a livello internazionale di snowboard. Gli appassionati della neve potranno trascorrere qui giornate all’insegna dell’adrenalina e del brivido: i più temerari si divertiranno grazie alle 2 piste con linee salti, box e rail di diversa difficoltà e precisione per cimentarsi in acrobazie e salti fino a 11 metri mentre ragazzi e neofiti potranno muovere i primi passi di snow accompagnati da maestri esperti.
Parola d’ordine: adrenalina!
Tra le tante alternative, in Valtellina non mancano sicuramente esperienze che assicurano quel tocco di brivido in più. A Madesimo, il Team Adventure Madesimo propone emozionanti tour in motoslitta dove i turisti, accompagnati da istruttori esperti, potranno divertirsi lungo percorsi costellati da salite e discese, tornanti, curve, ruscelli e boschi suggestivi. Tra le varie bellezze che si incontrano durante l’escursione c’è il lago ghiacciato di Montespluga situato ai piedi del Passo Spluga, al confine con la Svizzera.
Sempre a Madesimo, la zona di Montespluga offre la possibilità di divertirsi sulla neve ad alta quota praticando lo snowkite. Nato dal connubio tra kitesurf e snowboard, questo sport entusiasmante regala intense emozioni: sono sufficienti un aquilone e una tavola da snowboard o gli sci per vivere l’ebbrezza di surfare, nel vero senso della parola, sulla neve. Sarà poi compito del vento accompagnare i rider che, al momento giusto e in base alla bravura, si staccheranno da terra per diversi secondi per poi riatterrare dolcemente sulla neve.
Spostandosi nel comprensorio di Bormio, per l’esattezza ad Arnoga, l’Husky Village con i suoi husky è pronto ad accogliere tutti coloro che desiderano diventare musher per un giorno. Proprio come accade in Alaska, è possibile vivere indimenticabili esperienze su slitte trainate da husky che correranno sulla neve tra boschi e sentieri dell’Alta Valtellina. Le escursioni di sleddog sono aperte sia ad adulti sia a bambini e non è necessario avere una preparazione fisica particolare, infatti, possono prendere parte alle uscite sia principianti sia esperti.
Poco prima di Bormio si trova la Val Rezzalo, nota per essere una delle valli più emozionanti del comprensorio grazie alla presenza di una pista da slittino. Per 2 km e mezzo i turisti potranno immergersi in un panorama da fiaba e tornare bambini per un giorno divertendosi insieme ad amici e familiari. Per raggiungere il punto di partenza della pista, ovvero la piana di S. Bernardo, è necessario risalire il percorso stesso che prevede un piccolo dislivello di 350 metri all’interno di boschi di abete rosso. Chi non possiede il proprio slittino può noleggiarlo presso il rifugio La Baita dove è possibile fermarsi per una pausa gustandosi i piatti tipici valtellinesi.
Comunicato stampa del 30-01-2023
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