Arte, cultura e spiritualità: il cammino della Via Spluga
Lo straordinario percorso escursionistico si presenta nella sua veste più sacra, come meta di pellegrinaggi e costellata da innumerevoli luoghi di culto, per un rigenerante viaggio tra natura, arte e spiritualità.
I cammini sono una vera
moda - +9% rispetto al 2017 secondo la Borsa Italiana del Turismo - e coinvolgono
sempre più turisti, per lo più giovanissimi, desiderosi di percorrere itinerari
pedonali colmi di avventure e scoprire patrimoni culturali dal valore
inestimabile. Le mete più gettonate? Paesaggi da sogno, fuori dal clamore delle
città, dove il tempo sembra essersi fermato… la Via Spluga è quindi il cammino
ideale in cui natura, arte e misticità sono in perfetta armonia.
Laghi cristallini, prati verdeggianti, montagne
possenti: ecco la Via Spluga, il percorso escursionistico a confine fra Svizzera
e Italia, accessibile ogni anno da inizio giugno a fine ottobre, sulle orme dell’antico
sentiero mercantile che collega la cittadina svizzera di Thusis a quella
italiana di Chiavenna. E’ un viaggio a piedi di 65 km, alla scoperta di
territori mozzafiato e di popolazioni autoctone fra le quali figurano walser,
grigionesi, reto-romanci e lombardi. La Via Spluga rappresenta perfettamente il
binomio arte-fede grazie alle innumerevoli chiese e pievi cosparse lungo il
cammino, esempi concreti della vicinanza di queste terre alla religione e oggi
luoghi di visita per appassionati di arte e per chiunque voglia scoprire la
meravigliosa cultura delle Alpi Centrali.
Il cammino comincia a Thusis (CH) in direzione della
ViaMala, un entusiasmante sentiero panoramico di saliscendi con un ponte
sospeso di 60 m, fino a giungere al borgo di Zillis, dove figura la chiesetta
di San Martino. L’edificio è noto per essere "La Cappella Sistina delle Alpi"
per via del soffitto romanico composto da 153 tavolette del XIII secolo.
Si prosegue il viaggio verso il punto più alto di tutto
il percorso, il famoso Passo dello Spluga a 2.115 m di altitudine. L’Italia dà
il benvenuto al turista e il paesaggio alpino è costellato di laghetti
cristallini e verdi prati: pace e libertà pervadono il cuore – e l’animo – del
viaggiatore.
A Montespluga, primo borgo
abitato italiano, è da ammirare la chiesetta in stile neoclassico dedicata a
San Francesco, costruita nel 1825 in onore dell’imperatore austriaco Francesco
I. In direzione sud, si incontra la famosa Gola del Cardinello, una palestra a
cielo aperto tra grotte, anfratti e fantastici scorci, prima di giungere alla
chiesa dei SS. Martino e Giorgio in località Isola, gioiello del XV secolo dove
ammirare i bassorilievi sulle pareti esterne raffiguranti la Via Crucis.
All’interno del MUVIS a Campodolcino – Museo della Via Spluga e della Val San
Giacomo – è perfettamente conservata una cappella del 1700 dedicata a S.
Antonio da Padova e alla Madonna del Buon Consiglio.
Punto focale del viaggio è
sicuramente il Santuario della Madonna di Gallivaggio, costruito nel castagneto
dove si narra che, nel 1492, fosse apparsa la Madonna. Il Santuario fu consacrato nel 1615 e
l’intera struttura presenta scene dedicate alla Vergine realizzate da celebri artisti
come Paolo Camillo Landriani detto Il Duchino.
Poco distante da Gallivaggio, nella località di San
Giacomo Filippo, la pieve dedicata all’eremita valchiavennasco Guglielmo
(santificato alla fine del 1200), stupisce i visitatori per la sua singolare
bellezza. Tappe imperdibili giunti a Chiavenna sono la chiesa barocca di Santa
Marta e la chiesa di Loreto, eretta sul pendio a vigneto delle Alpi Retiche la cui
vista è insuperabile.
L’itinerario escursionistico della Via Spluga è
indicato a chi ama il trekking e la montagna, particolarità per cui bisogna
avere una buona prestanza fisica e un equipaggiamento adeguato. Inoltre, grazie
alla pratica App disponibile per iOS e Andriod, il cammino è reso più
interattivo grazie a immagini, mappe e informazioni utili per affrontare il
viaggio.
Per maggiori informazioni:
www.viaspluga.com Comunicato stampa del 05-07-2018
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