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A spasso nella natura delle Alpi: un tuffo nel cuore verde della Via Spluga

Il Consorzio della Valchiavenna svela la Via Spluga, un percorso escursionistico al confine tra Svizzera e Italia in un connubio di natura, sport e storia.



Percorrere la Via Spluga è sinonimo di un viaggio tra sport e benessere immerso nel territorio delle Alpi Centrali, custode di tesori e segreti da scoprire. Un itinerario di 65 km da Thusis (CH) a Chiavenna (IT), percorribile dal 9 giugno al 21 ottobre, dove visitare antichi borghi, gole mozzafiato e imponenti montagne.
 
Attraverso la Via Spluga, l’occhio dell’escursionista è catturato dalla protagonista indiscussa del viaggio: la natura. Il visitatore viene trasportato in un universo parallelo fatto di verdi prati, laghetti limpidi e montagne che sembrano toccare il cielo. La natura nella sua forma più pura trasporta il viaggiatore in un cammino meditativo, un viaggio tra bellezza e stupore, corpo e spirito. Questa è l’essenza intrinseca della Via Spluga, un percorso rigenerante, alla scoperta del proprio io.
 
Partendo dal pittoresco borgo svizzero di Thusis, baluardo di confine del Canton dei Grigioni, la Via Spluga offre allo sguardo numerose meraviglie naturali. Come il Verlorenes Loch, letteralmente noto come "buco perduto", uno stretto passaggio adiacente alla vecchia via commerciale realizzato a metà ‘800 che dà la possibilità a chi lo percorre di godersi in tutta calma l’atmosfera creata dalle alti pareti di roccia e dalle profonde spaccature della gola. E ancora la Via Traversina, un incredibile itinerario fatto di sali e scendi, di insenature nella forra e di un fantastico ponte sospeso lungo 60 metri.

Proseguendo nel cammino la natura si fa sempre più fitta ed emozionante, come dimostra la visione della celebre Gola della Via Mala e delle sue pareti rocciose alte fino a 300 metri, che si tuffano a capofitto nell’acqua.

Muovendosi in direzione del Passo dello Spluga, il viaggio nella natura incontaminata della Via Spluga continua alla scoperta della Gola della Roffla e delle sue strabilianti cascate. Qui, dopo un percorso attraverso gli anfratti della Gola scavato agli inizi del secolo scorso, ecco apparire lo scenario mozzafiato dell’acqua che si tuffa nella roccia come in uno spettacolo di danza da godersi in prima fila.

Valicato il confine italiano al Passo dello Spluga, a quota 2.115 metri, è la volta di Montespluga, primo centro italiano dopo la frontiera, dove lo sguardo del viandante è catturato dalle dolci distese di verde, dalle zone boschive di un intenso color smeraldo e dai numerosi laghi alpini disseminati nella zona, come il Lago Nero di Spadolazzo, particolarmente apprezzato per il colore scuro del fondale e dei massi erratici attorno.

Verso Chiavenna, tappa d’obbligo è senz’altro la famosa Gola del Cardinello, già conosciuta dai soldati francesi che la valicarono, non senza qualche difficoltà, nel 1800. Essa prende il nome dal vicino monte Cardine ed è considerata il tragitto più spettacolare in tutta la Via Spluga: qui la strada si fa sempre più stretta e la bellezza di madre natura prende il sopravvento nell’animo dell’escursionista tra strapiombi e anfratti nascosti.

A Chiavenna, invece, l’adiacente località di Borgonuovo attende i turisti per ammirare le cascate dell’Acquafraggia: un vero spettacolo visivo tra giochi d’acqua e riflessi color arcobaleno.
 
Per maggiori informazioni:  www.viaspluga.com 




Comunicato stampa del 11-04-2018

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Via Spluga, Ente del Turismo, via spluga, consorzio turistico valchiavenna, valchiavenna, percorso, trekking, sport, escursionismo, natura, paesaggio