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SI È CONCLUSA LA SESTA EDIZIONE DELLA SUNRISE MATTIAS



Si sono conclusi ieri i tre eventi promossi dall’Associazione Mattias – nata nel 2015 dopo la scomparsa dello chef Mattias Peri, il primo chef di Livigno e della Valtellina a ricevere una stella Michelin nel 2009 – in collaborazione con alcuni chef stellati del Nord Italia e l’Associazione Cuochi e Pasticcieri di Livigno.

Due giorni di esperienze nuove e consolidate che hanno messo in primo piano l’anima gastronomica di Livigno, rivisitando alcune delle ricette tradizionali valtellinesi ma soprattutto rendendo omaggio a Mattias Peri e alla sua arte culinaria, in grado di dare un’identità alla cucina delle Alpi, valorizzando il territorio e i suoi abitanti.

Il 28 marzo a partire dalle ore 8.00 fino alle 18.00 circa, in Plaza Placheda ha avuto luogo per la prima volta la "Sc'còla da cośgína", durante il quale i giovani impegnati nelle scuole alberghiere hanno avuto l’occasione di incontrare alcuni dei grandi chef del panorama italiano: un momento di formazione speciale, in cui sono intervenuti gli chef Alessandro Negrini (Ristorante Il Luogo di Aimo e Nadia, 2 stelle Michelin), Gianluca Fusto (membro AMPI e co-fondatore di Fusto Milano), Giancarlo Morelli (Ristorante Pomiroeu, 1 stella Michelin), Davide Caranchini (Ristorante Materia, 1 stella Michelin), Stefano Masanti (Ristorante Il Cantinone, 1 stella Michelin), Lorenzo Cogo (Ristorante Dama, 1 stella Michelin) e Alessandro Gilmozzi (Ristorante El Molin, 1 stella Michelin). Ognuno di loro ha tenuto una lezione didattica di circa un’ora in cui erano completamente a disposizione dei ragazzi, condividendo consigli e segreti del mondo food.

Alle ore 19.30, invece, gli chef della "Sc'còla da cośgína" insieme ad altri colleghi – per un totale di 11 grandi nomi dell’alta gastronomia nazionale – sono stati i protagonisti della cena di beneficienza "Slalom tra le Stelle", sempre promossa dall’Associazione Mattias. Nella cornice del Ristorante Kosmo Taste the Mountain, i partecipanti hanno potuto gustare una cena di 10 portate in grado di soddisfare i palati di tutti i commensali presenti. 

A dare il via sono stati sei amuse bouche: Michele Talarico (chef del ristorante Kosmo) ha presentato una proposta vegetariana "La carota e il porro bruciato, seguita poi da "Gnocco di patate di montagna con cuore di Bitto DOP 2022, sarda di lago del Lario e scorzette di limone" firmata da Gianni Tarabini (Ristorante La Preséf) e dalla proposta di Valeria Mosca (fondatrice di Wood*ing) chiamata "Abete e trota". Sono state poi servite la "Meringa al pepe di Sichuan, patè di grano saraceno e nocciola" di Stefano Masanti (Ristorante Il Cantinone), il "Missoltino, alghe e agrumi" ideato da Davide Caranchini (Ristorante Materia) e, per concludere, il "Dolma di radicchio e sgombro con salsa al mais" di Lorenzo Cogo (Ristorante Dama). Tutti gli amuse bouche sono stati serviti abbinati al Rainoldi Brut Rosé.
La cena è proseguita con l’antipasto "Salmerino, resina e latte fermentato" ideato da Alessandro Gilmozzi (Ristorante El Molin), che ha visto come accostamento il vino valtellinese Bianco da Nero di Marcel Zanolari, in grado di esaltare i sapori ricercati del piatto.
Il primo è stato invece affidato a Giancarlo Morelli (Ristorante Pomiroeu), che ha servito un "Riso Carnaroli mantecato allo stracchino delle valli bergamasche, brodo alla salvia e polvere di ginepro" a cui è stato accostato il Sassorosso, Valtellina Superiore Grumello di Nino Negri.
Per la seconda portata, invece, è stato scelto Alessandro Negrini (Ristorante Il Luogo di Aimo e Nadia) che ha portato a tavola le tradizioni livignasche con "Borsat della Menia con polenta di fumenton e formaggio Grotta della Latteria di Livigno", da degustare abbinato al vino rosso Infinito, Sforzato di Valtellina della Tenuta Scerscé.
Per il dessert e la pralineria, invece, sono intervenuti Maurizio Santin (maestro AMPI e direttore di Unica Food Innovation School) e Gianluca Fusto (membro AMPI e co-fondatore di Fusto Milano), che hanno rispettivamente presentato il piatto "Piccolo Tibet" a la "Cioccolateria".

L’intero ricavato della cena è stato devoluto all’Associazione Mattias, per il finanziamento delle borse di studio e delle donazioni agli istituti alberghieri partecipanti all’edizione 2023 del Concorso Mattias Peri.

Ma l’appuntamento più sentito e che anche quest’anno ha avuto un grande successo, nonostante le temperature rigide e la neve, è stata la Sunrise Mattias, l’evento gastronomico più importante del calendario invernale del Piccolo Tibet e anch’esso promosso dall’Associazione Mattias.

L’evento ha visto la partecipazione di visitatori e locali che ieri, 29 marzo, a partire dalle ore 6.00 sono partiti dalla cabinovia del Mottolino o dal parcheggio della seggiovia Monte Sponda oppure dal Passo D’Eira: nonostante le condizioni climatiche avverse, quasi 400 persone hanno raggiunto la cima raggiungendo la zona del Monte Sponda allestita per ospitare l’appuntamento gastronomico. Alle ore 7.10 circa, i partecipanti hanno preso parte ad una sessione collettiva di Saluto al Sole che poi ha lasciato spazio alla colazione gourmand a base delle eccezionali creazioni realizzate dalle mani esperte di alcuni degli chef più importanti del panorama gastronomico nazionale, prevenienti da diverse città del Nord Italia e tutti profondamente legati alle montagne valtellinesi.

10 postazioni, disposte a cerchio e da scoprire con l’ordine desiderato, hanno accolto gli aderenti all’iniziativa, desiderosi di assaporare i creativi piatti – sia dolci che salati – proposti dagli chef per questa immancabile colazione in alta quota.

Gli amanti della colazione salata sono rimasti soddisfatti dalle preparazioni di: Lorenzo Cogo, del ristorante Dama (1 stella Michelin) a Venezia, che ha proposto un "Hot dog della laguna veneziana", a base di pesce; Gianni Tarabini, chef del ristorante La Preséf (1 stella Michelin) di Mantello, che serviva il "Cappuccino del pastore" con una base di crema di castagne in grado di stuzzicare le papille gustative; Giancarlo Morelli del ristorante Pomiroeu di Seregno (1 stella Michelin) che, invece, ha presentato una "Patata al cartoccio, crème fraîche, erba cipollina e trota marinata". Anche Alessandro Gilmozzi, chef del ristorante El Molin (1 stella Michelin), e Davide Caranchini del ristorante Materia (1 stella Michelin), hanno presentato due proposte salate, rispettivamente un "Krapfen di montagna alla bénédectine" e "Come una carbonara sulla Valassina", entrambi dai sapori inaspettati e sorprendenti. I piatti salati si sono conclusi con "Biscotto di polenta bruciata con zabaione e cotechino del Podere Cadassa", la creazione firmata da Alessandro Negrini, de Il Luogo di Aimo e Nadia (2 stelle Michelin), realizzata in collaborazione con Gianluca Fusto, membro AMPI e co-fondatore di Fusto Milano.

Non sono mancati anche i piatti dolci, che hanno visto il cioccolato come ingrediente principale: Valeria Mosca, fondatrice di Wood*ing (un laboratorio di ricerca e sperimentazione sull’utilizzo del cibo selvatico per l’alimentazione e la nutrizione umana di Monza), ha proposto "Larice cioccolato"; Paolo Rota, lo chef del ristorante Da Vittorio a St. Moritz (2 stelle Michelin), invece ha presentato "Ch-o-c", mentre l’Associazione Cuochi e Pasticcieri di Livigno – eccellenza livignasca nata nel 2001 con l’obiettivo della promozione e trasmissione delle tradizioni culinarie locali – hanno ideato un croissant al cacao, con flan al cioccolato e composta all’arancio. Ultima, ma non meno gustosa, la cioccolata al pepe Jamaica – abbinata ad una cake alla nocciola – di Maurizio Santin, maestro AMPI e direttore di Unica Food Innovation School.

Il maestro panificatore Davide Longoni, che ha vinto il premio "Padre della Panificazione Moderna" di Gambero Rosso ed è "Maestro d’arte e Mestiere" della fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e ALMA, ha collaborato fornendo i propri prodotti da forno. 


Comunicato stampa del 30-03-2023

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